È come se portasse il destino nel nome. Signorina: suo padre, capostazione in un piccolo paese di provincia, l'ha chiamata così ispirandosi al soprannome di una locomotiva di straordinaria eleganza. E creare eleganza, grazia, bellezza è il suo talento. Potrebbe diventare una grande stilista, ma ci sono il fascismo, la povertà, la guerra… È così che Signorina rinuncia a desideri e aspirazioni, soffocando anche la propria femminilità, con una generosità istintiva e assoluta. E quando anche lei si scopre donna e conosce l'amore, il sogno dura troppo poco, sopraffatto da doveri, fatiche e dalla prova più difficile: un figlio nato troppo presto e nato malato. Ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e la sua determinazione…
“L'amore graffia il mondo” è il ritratto appassionante di una donna più forte delle proprie fragilità e del vento della storia, ma è anche la saga di una grande famiglia, l'epopea dell'amore viscerale e della speranza più visionaria. Ed è la celebrazione della forza dell'immaginazione: perché bastano pochi semplici gesti per vestire di bellezza il mondo.