Festivaletteratura Mantova 2016, al via il 7 settembre l’edizione dei 20 anni. Molti big, qualche novità, e soprattutto alcuni temi forti collegati all’attualità – frontiere e migrazioni, guerre e terrorismo, Brexit e identità europea, l’ambiente e l’ecologia.
Il Festivaletteratura di Mantova entra nell’età della gioventù e per celebrare un passaggio così importante invita quest’anno alcuni dei grandi scrittori ospitati nelle scorse edizioni (tra cui Julian Barnes, Jonathan Coe, Jay McInerney, Alain De Botton) a tornare, e chiede loro di raccontare il libro che ha accompagnato i loro vent’anni, che ha permesso a ciascuno di loro di prendere coscienza delle aspirazioni, dei sentimenti e delle paure che attraversano quell’età.
Un festival affollato di nomi noti italiani e stranieri, letterari e non. Arriveranno a Mantova autori come l’irlandese Edna O’Brien, i Premi Pulitzer americani Roger Rosenblatt e Philip Schultz, la vincitrice del Prix Goncourt Lydie Salvayre, Charlotte Rampling e Dany Laferrière, autore di romanzi d’impronta autobiografica e primo scrittore di origine haitiana a diventare accademico di Francia; la francese Linda Le e l’irlandese Maggie O’Farrell che parleranno di maternità, e la giovane scrittrice Louise O’Neill, autrice di un distopico romanzo che ha profondamente scosso il pubblico anglosassone. Saghe familiari, ma anche microstorie e auto-fiction, filo conduttore di questa edizione sarà “una scrittura personale e identitaria, una scrittura radicata nella vita”.
Il Festival proporrà agli autori presenti di dedicare qualche minuto del proprio incontro per suggerire quale azione la letteratura può compiere per fare crescere una nuova sensibilità ambientale. Sui temi legati alle migrazioni interverranno più direttamente, tra gli altri, Gazmend Kapplani, Jenny Erpenbeck, Juan Villoro, l’algerino Boualem Sansal. Il Mediterraneo è il protagonista principale di questi racconti, come luogo di relazione e di contagio culturale di cui parleranno per esempio il francese Mathias Enard o Franco Cardini; ma si guarda anche più lontano, alla storia recente dell’America Latina con Juan Gabriel Vásquez e Paco Ignacio Taibo II o all’oriente del coreano Jung-Myung Lee.
Nel chiostro del Museo Diocesano aprirà Festivaletteratura Music Hall, uno spazio in cui ritrovarsi dalle 22 in poi, per godersi la buona musica. Ogni giorno all’ora di pranzo, nella cornice del Teatro Bibiena, sarà invece offerto un momento di rinfresco musicale cameristico dai giovani maestri francesi dell’Hermès Quartet.
Il programma completo del Festival su www.festivaletteratura.it