Un milione di anni fa, nel 1986, nel mezzo di una spaventosa crisi economica, i fortunati viaggiatori di una crociera di lusso naufragano sulle isole Galapagos, dove devono adattarsi a una nuova vita da primitivi. Quando un virus stermina l'umanità, il manipolo di strampalati naufraghi d'alto bordo si ritrova a essere l'unica speranza per la sopravvivenza dell'uomo sulla terra, scoprendo che il suo vero problema è avere un cervello troppo grande: l'uomo, semplicemente, pensa troppo.
Un romanzo geniale, visionario e ferocemente ironico, un capolavoro della letteratura americana che mette in scena le contraddizioni della razza molto imperfetta chiamata a governare il mondo.
“Vonnegut è un Mark Twain postmoderno” (New York Times Book Review)