Sottotitolo: Una storia della musica registrata.
Nel 1915 Thomas Edison annunciò di essere intenzionato a registrare per la prima volta uno spettacolo musicale dal vivo. Disse che riproducendolo il pubblico non avrebbe in alcun modo potuto distinguere l'Edison Diamond Disc da un musicista in carne e ossa.
Oggi la situazione si è ribaltata. Se Edison sosteneva di poter registrare perfettamente una performance, di questi tempi, musicisti e ingegneri del suono creano l'illusione di una musica che non è mai stata suonata dal vivo. In mezzo c'è un secolo di esplorazione sonora, in equilibrio tra ciò che è reale e ciò che, invece, è ricostruito in studio. Milner accompagna i lettori attraverso le scoperte fondamentali e i gloriosi fallimenti dell'arte e della scienza della registrazione. Sotto la sua guida il lettore incontra fra queste pagine il soldato americano che monitora le trasmissioni radio naziste e che scopre casualmente l'esistenza del nastro magnetico, ma anche i ricercatori che hanno costruito il primo format audio digitale, rivoluzionando il mondo della musica con il loro compact disc. Da Les Paul a Phil Spector e King Tubby, dai vinili ai cd pirata, fino agli iPod, Milner seziona la storia della musica per rispondere a una domanda cruciale: una registrazione deve essere il più possibile fedele alla realtà o il suo scopo è invece di migliorare, e in qualche modo addirittura trascendere, l'esecuzione stessa?
